Musica e Infinito

Ringraziando i miei Prof e tutti i miei colleghi di corso, ecco una citazione che spiega molto bene il misterioso rapporto tra musica (in questo caso contrappunto) e infinito: "Glenn Gould L'Ala del Turbine intelligente Scritti sulla Musica" (Adelphi 202) (titolo a sua volta citato da Baudelaire, il turbine intelligente è appunto il principio creativo) Si legge a pag. 398 in chiusura del libro: "Ora che il sistema tonale e i suoi principi informatori sono caduti vittime di un ideale che non contempla orientamenti armonici, è divenuto assai difficile ipotizzare le future metamorfosi della fuga, o la sua stessa sopravvivenza. Sebbene compositori del calibro di Paul Hindemith abbiano dedicato la vita a coltivare gli antichi valori lineari entro prospettive tonali arditamente modificate, non è facile dire se ciò rappresenti qualcosa di più del rigoglioso revival barocco dei nostri giorni. La persistenza della fuga attraverso i secoli ci induce tuttavia a pensare che i suoi fondamenti non siano meno durevoli di tutti gli altri principi propri dell'ancor giovane arte della musica. Pensiamo al profondo fascino di questa forma che racchiude una mistica dei numeri ricca di allettanti segreti. Pensiamo all'enorme soddisfazione, per il compositore, di lavorare su una forma musicale in cui la forma stessa diventa ancella di un'idea personalissima delle relazioni tematiche. Al di là di queste considerazioni, poi, vi è forse il fatto che la fuga suscita l'ancestrale curiosità di scoprire nel rapporto tra esposizione e risposta, tra sfida e reazione, tra richiamo ed eco, il segreto di quegli spazi silenziosi e deserti che contengono la chiave del destino umano ma che preesistono ad ogni ricordo della sua fantasia creatrice." Che la fuga non si sia ancora estinta è chiaro, ne è una prova quella da me composta :D:D:D https://on.soundcloud.com/v3XSh

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