
Chi non sa che in questi giorni il montepremi del SuperEnalotto si aggira intorno ai 94.000.000 di euro? Ebbene credo che in molti si avvicinino al gioco in questa occasione, io stesso ho sentito in diversi che, pur non essendo giocatori abituali, giocano una schedina da qualche euro per l'occasione di diventare milionari. Qualcuno sicuramente studierà dei sistemi più approfonditi basati su calcoli probabilistici. Poi sicuramente ci sarà anche chi si avvale dell'interpretazione dei sogni. Ed ecco quindi le mie considerazioni al riguardo.
Il gioco d'azzardo di per sé è sbagliato e non dovrebbe essere praticato in nessuna occasione, nemmeno per montepremi così consistenti. E' e rimane una forma di azzardo e come tale mette a rischio il proprio patrimonio. E' irrilevante sostenere che si giocano pochi euro alla volta, infatti pochi euro giocati continuativamente raggiungono comunque somme considerevoli, quindi è meglio non iniziare.
Le probabilità di vittoria sono decisamente basse. Infatti indovinare un numero su 90 è pari alla probabilità di 1/90 ovvero di 0,01 (periodico). Indovinarne due è pari al prodotti di 1/90 (che esca il primo numero) sommato al secondo evento e quindi di un altro 1/90. In numeri corrisponde 1/8100 = 0,000123 e queste sono le possibilità di fare due, e via dicendo. Quindi è facile rendersi conto di quanto sia impegnativo raggiungere l'agognato 6 (in realtà bisogna sottrarre qualche probabilità dovuta al fatto che se esce un numero questo non può uscire più di una volta, ma la sostanza non cambia).
Infine è necessario visualizzare la vittoria e porsi questa domanda:
"Io che cosa farei se veramente vincessi? Come utilizzerei questa somma?"
E' fondamentale chiedersi questo perché è solamente una reale intenzione di bene che può agevolare il processo di "divinazione" dei 6 mitici numeri. Bisogna essere sinceri al riguardo e valutare con estrema precisione la risposta.
Chi è davvero convinto che donerebbe la maggior parte della somma in beneficenza e tratterrebbe per se solamente il necessario?
Chi invece stravolgerebbe la propria vita arrecando più danni e separazione al suo prossimo che benefici?
E' solamente dopo un attento esame di coscienza (in cui non c'è altro giudice che noi stessi) che ci si può avvicinare consapevolmente al gioco e, se le intenzioni sono buone, lasciarsi ispirare alla ricerca della mitica "sestina".
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