Un seminario mancato [parte prima]

Chi mi conosce bene sa che in questi giorni mi era stato chiesto di sottopormi ad alcune prove "fisiche" di un certo spessore (non entro nei particolari perché non sono importanti)... stante il mio rifiuto ho ritenuto opportuno prendere una posizione esplicita sul tema, attraverso due post, uno più introspettivo e uno di più ampie vedute. 

La mia indole "prudente" orientata alla calma e alla meditazione aveva fatto maturare in me il convincimento che tali prove non fossero idonee al mio attuale stadio evolutivo, non ho ancora un grande controllo del mio corpo in situazioni "di pericolo" e ho ritenuto opportuno non affrontare le prove di cui mi era stata fatta proposta.

 

Ovviamente non potevo non chiedermi il significato di questa (e di molte altre) prove fisiche che tra l'altro sono molto diffuse in diversi tipi di culture in giro per il mondo. Molte volte si identificano con una sorta di "iniziazione" (termine verso il quale non ho mai nutrito una particolare simpatia perché identifica un gruppo e sottintende un "noi" diversificato rispetto ad un "voi") e come sappiamo la diversità e la separazione non è mai un obiettivo da raggiungere.

 

Ciò premesso, mi sono chiesto perché ormai questo tipo di pratiche sono così diffuse anche in Occidente e pure in contesti dove una volta non era assolutamente concepibile (ad esempio corsi di management e di formazione del personale delle aziende). 

Credo che la risposta più plausibile sia quella di "fare gruppo" o meglio di innescare una sorta di situazione di apparente pericolo (che poi nella realtà non è così grave) nella quale instaurare poi una sorta di dinamica di gruppo che porta al raggiungimento di una maggiore coesione, nella quale appunto le emozioni scatenate dall'evento percepito come pericoloso fanno poi da collante "emotivo" tra i vari membri del gruppo.

Io sono sempre stato restio a "farmi manipolare" da altri, sia pure con il migliore degli obiettivi, e soprattutto ad alterare la mia percezione ed il mio stato emotivo sotto la direzione di un'entità esterna da me, in altre parole ho sempre voluto mantenere il controllo emotivo della situazione.

Ciò nonostante ho verificato di persona che il fattore "fisico" può essere di grande aiuto per la gestione delle emozioni, adesso non voglio entrare in dinamiche complesse ma esistono comunque pratiche di alto valore energetico che permettono di assorbire le vibrazioni energetiche del terreno: diciamo che stiamo chiamando in causa gli elementi terra e acqua piuttosto che gli elementi fuoco aria: chi ha un minimo di dimestichezza con gli elementi alchemici tiri le sue conclusioni!!

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